Durante il mio soggiorno in Norvegia la settimana scorsa, mi sono ricordato della celebrazione scandinava della Festa di Santa Lucia, il 13 dicembre (Santa Lucia in Norvegia e Danimarca, e Sankta Lucia in Svezia ed nella parte della Finlandia di lingua svedese).
Quest’anno era giovedì scorso, quando in tutta la Scandinavia, delle ragazze vestite di bianco con una cintura rossa intorno alla vita guidavano delle processioni nelle chiese e nelle sale, portando con cautela una corona con delle candele sulla testa.
Venissi per la prima volta a conoscenza di questa commemorazione nordica tanti anni fa ad Heidebeek (centro di formazione YWAM in Olanda), dove una ragazza svedese chiamata Emma-Karin camminò per i nostri corridoi all’alba, portando questa ghirlanda di candele. Il collegamento più vicino che verrebbe in mente in Olanda è quello di Vincent Van Gogh tentando di dipingere di notte nella luce di candele attaccate alla tesa del suo cappello, forse durante i suoi momenti d’instabilità mentale.
Ma non c’è niente di pazzo nella festa scandinava. Fa parte dell’Avvento, in preparazione dell’arrivo della Luce di Cristo nel calendario cristiano, nel giorno di Natale. Nelle parole di Giovanni (come parafrasato da Eugene Peterson nella sua Bibbia inglese The Message), ‘La Vita-Luce era la cosa reale: ogni persona entrando nella Vita, egli la porta nella Luce.’ (Giovanni 1:9)
Il 13 dicembre corrispondeva una volta con il solstizio d’inverno, la notte più lunga dell’anno, prima che il calendario gregoriano fu adottato in Scandinavia nella metà del 18° secolo. Il poeta inglese, John Donne, che servì pure come decano alla Cattedrale St Paul di Londra, scrisse un poema sulla giornata di Santa Lucia:
‘A Nocturnal upon S. Lucy’s Day, Being the Shortest Day’. (Notturna sulla giornata di Santa Lucia, essendo la giornata più corte.)
Martirio
Chi era quindi questa Lucia, e perché gli Scandinavi celebrano la sua festa? Secondo la legenda, Santa Lucia fu martirizzata il 13 dicembre 304 AD, nel corso delle persecuzioni dell’Imperatore Diocleziano. (La cintura rossa simbolizza il suo martirio). Lei portava del cibo e delle forniture ai suoi compagni cristiani nascosti nelle catacombe di San Giovanni a Siracusa, ed utilizzava una corona di candele per illuminare il suo percorso attraverso passaggi oscuri, lasciando le sue mani libere di trasportare il più possibile.
Separare fatti dalla fantasia è pressoché impossibile quando l’unica fonte è un agiografia. La sua storia viene dagli Atti dei martiri del quinto secolo, mentre delle iscrizioni greche nelle catacombe di San Giovanni a Siracusa forniscono le prove archeologiche più vecchie su di lei.
Lucia sembra di essere nata da genitori ricchi e nobili a Siracusa, in Sicilia, intorno all’anno 283. Il suo padre era romano ma morì quand’aveva cinque anni. Lucia (Lux, Lucis – luce) diventò una cristiana fervente e fece voto di verginità. Sua mamma però aveva pianificato di sposarla con un pagano.
Prima che il matrimonio sia celebrato, Lucia pregava per la malattia di sua madre al santuario di Sant’Agata quando, secondo la storia, la santa le apparve in un sogno, e raccontò a Lucia che sua madre sarebbe guarita. Lucia fu quindi capace di convincere sua madre di annullare le nozze e di donare la dote ai poveri.
Testimone
Il futuro sposo era furioso, e la denunciò al governatore come essendo cristiana. Fu quindi minacciata di essere mandata in un lupanare se non rinunciasse alle sue credenze cristiane. La leggenda racconta che neanche un migliaia di uomini e cinquanta buoi tirandola furono capaci di spostarla. Impilarono quindi dei materiali infiammabili intorno a lei e li accesero, ma neanche allora potevano impedire la giovane donna di parlare, zelante di morire fedelmente e di fortificare altri credenti. Anche quando un soldato piantò una lancia nella sua gola, la sua testimonianza non si fermò. I suoi occhi furono cavati, ma miracolosamente restaurati, secondo la legenda. Solo dopo aver ricevuto i riti cristiani estremi, Santa Lucia fu capace di morire.
La Festa di Santa Lucia diventò una festa universale per la Chiesa del 6° secolo, ed è tuttora celebrata in certe parti dell’Italia, dell’Ungheria e della Croazia. Dei missionari presso gli Scandinavi parlando di Santa Lucia videro i loro ascoltatori rispondere con entusiasmo alla storia di una giovane donna portando la luce nelle tenebre. Diede speranza ai popoli vichinghi che dovevano sopportare le lunghe notti d’inverno.
Questa è la Luce che celebriamo ancora durante quest’Avvento.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa. (Giovanni 1:4,5, La Nuova Diodati)